Analisi e costruzione di modelli innovativi per la programmazione di politiche |
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Modalità di apprendimento![]()
Figura 81
Il 55% degli intervistati dichiara comprensibile il linguaggio, come anche gli argomenti, dei docenti, soltanto in determinate circostanze. Il 36% lo dichiara incomprensibile e soltanto il 9% non ha problemi in merito. risposte che pongono seri interrogativi sui metodi di insegnamento e sulla efficacia per processo di apprendimento.
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Figura 82
Il 52% delle famiglie intervistate ha dichiarato l’assoluta mancanza di problemi/difficoltà nello studio dome- stico da parte dei propri figli. In una quota comunque alta, nel 39% del campione, le difficoltà si registrano, seppure in misura sporadica. Limitata al 3% la percentuale di chi afferma la presenza di difficoltà continue nel corso dello studio domestico.
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Figura 83
Il 59% del campione è accompagnato dai docenti nella metodologia di studio, il 30% in maniera sporadica, l’11% mai.
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Figura 84
Tre famiglie su quattro dichiarano che il proprio figlio non frequenta alcun corso di supporto/sostegno a scuola. Del restante quarto del campione, le opzioni sono suddivise tra un 13% che dichiara la frequenza sporadica di corsi di supporto ed un 12% che evidenzia una frequenza costante.
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Figura 85
Sono state messe in campo diverse opzioni mirate, evidentemente valutate come pi&ůgrave; funzionali in seguito alla valutazione delle verifiche dei livelli di apprendimento. La varietà delle opzioni, di per sé, può essere valutata come esaustiva.
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Figura 86
Le attività di potenziamento, non presenti in un significativo 38% degli istituti, possono rappresentare invece stimoli e motivazioni utilmente indirizzate anche al recupero.
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Figura 87
STRATEGIE DI APPRENDIMENTO. Alla domanda sulla presenza e applicazione di criteri di intervento/osservazione su alunni e allievi a livello di strategie di apprendimento il 31% del campione ha indicato la motivazione allo studio, il 16% lo stile attivo durante le lezioni, il 15% l’utilizzo di sussidi, il 14% l’organizzazione del lavoro personale, il 13% la flessibilità di studio, l’11% l’elaborazione attiva del materiale disponibile.
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Figura 88
STILI COGNITIVI DI ELABORAZIONE DELLE INFORMAZIONI. Alla domanda sulla presenza e applicazione di criteri di intervento/ osservazione su alunni e allievi a livello di stili cognitivi di elaborazione delle informazioni il 27% del campione ha indicato l’autonomia e il modo personale di affrontare lo studio, il 26% lo stile cognitivo verbale /visuale, il 23% quello sistematico/intuitivo, il 17% quello globale/analitico ed il restante 7%, infine, lo stile cognitivo impulsivo/riflessivo.
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Figura 89
METACOGNIZIONE E STUDIO. Alla domanda sulla presenza e applicazione di criteri di intervento/ osservazione su alunni e allievi a livello di metacognizione e studio il 27% del campione ha indicato la sensibilità metacognitiva, il 26% la concentrazione, il 23% la selezione degli aspetti principali dei temi, il 17% le strategie di preparazione ad una prova ed il 7% l’autovalutazione.
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Figura 90
Solo il 58% del campione è stato guidato dai docenti nelle ricerca della metodologia di studio pi&ůgrave; adeguata.
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Figura 91
Indagando sulle motivazioni che generano la risposta positiva sul clima tra operatori e studenti, solo il 20% del campione la registra come attuata, delineando così una situazione estremamente negativa.
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Figura 92
L’operatore di supporto interviene nel 38% dei casi su richiesta dei docenti,nel 32% dei casi su richiesta degli alunni e nel 30% propria iniziativa.
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Figura 93
Secondo le famiglie, l’intervento si attua nel 48% dei casi su richiesta del gruppo classe e nel 39% del campione di sua spontanea iniziativa. Soltanto nel 13% dei casi interviene su richiesta esplicita della famiglia.
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Figura 95
La qualifica dell’operatore è nel 52% del campione quella di psicologo, seguita con il 15% da docenti con Buona volontà, 13% da un docente esperto, nel 10% da un docente amico dei ragazzi, nel 5% da un pedagogista e con la stessa percentuale da un operatore CIC (Centro Informazione e Consulenza ).
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Figura 96
Anche dalle informazioni in possesso delle famiglie, l’operatore di supporto è nella maggioranza assoluta dei casi uno psicologo (54%).Molto frammentata l’alternativa a tale profilo professionale: un docente esperto nel 17% dei casi, seguito da un “docente di buona volontà” (15%) o da un “docente amico dei ragazzi” (7%).Per trovare un secondo profilo professionale specificatamente di supporto bisogna arrivare al pedagogista (5%) e all’operatore del CIC (2%).
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Figura 97
Tra le iniziative presenti presso la scuola frequentata si evidenziano le attività di contrasto al bullismo (9%) Quelle di recupero (27%), attività che favoriscono la comprensione dei diritti e doveri del cittadino e la cittadinanza attiva (9%), quelle che favoriscono il dialogo con gli adulti con la stessa percentuale.
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Figura 98
Le tipologie di iniziativa maggiormente presenti presso la scuole o gli enti di formazione sono la attività di recupero per il gruppo classe (18%) seguite dalle attività di recupero individuali (13%).Quindi la attività di contrasto al bullismo (7%) e gli interventi di potenziamento delle competenze linguistiche (6%).Infine, con percentuali oscillanti tra il 5% e il 2%, tutte le altre possibili opzioni: sostegno relazionare, contrasto alla dispersione, successo scolastico/formativo individuale, passerelle, educazione civica, dialogo con gli adulti, comprensione della globalizzazione e della società della conoscenza, recupero debiti formativi, implementazioni competenze traversali.
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Figura 99
Quelle ritenute pi&ůgrave; coinvolgenti sono le attività di contrasto al bullismo (32%), quelle di recupero (20%), attività che favoriscono la comprensione dei diritti e doveri del cittadino e la cittadinanza attiva (9%), quelle che favoriscono il dialogo con gli adulti con la stessa percentuale.
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Figura 100
Delle attività seguite, la attività di recupero rappresentano nella maggioranza assoluta dei casi la preferite (68%).A seguire, con percentuali di gran lunga minori, la attività di dialogo con gli adulti (11%), le attività di prevenzione del bullismo (9%), i laboratori di teatro o di sport (6%) e le attività che favoriscono gli scambi europei (ancora 6%).
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