Analisi e costruzione di modelli innovativi per la programmazione di politiche |
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La rete![]()
Figura 11
La consistenza delle relazioni tra scuole è dimostrata dal fatto che il 60% delle scuole dichiara di partecipare a due o più,e fino a 5,microsistemi a rete. Significativo anche il dato che nessun istituto manca anche di un solo collegamento con la realtà strutturata dell'istruzione/formazione
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Figura 12
Dal grafico è rilevabile che le attività direttamente riferibili agli obiettivi dell'indagine costituiscono ancora una quota poco significativa degli interessi delle reti:solo il 14% sono rivolte al contrasto della dispersione ed il 6 % ad iniziative di integrazione, il 3% all' orientamento. La didattica interessa il 12% delle iniziative promosse dalla rete, il 33%la formazione, l'aggiornamento e la sperimentazione. Al monitoraggio va il 6% e alla gestione dei servizi il 17%,il 6 allo scambio temporaneo di docenti ed il 3 ad altre attività non specifica.
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Figura 13
Ampia e articolata risulta l'attività in partenariato con agenzie formative (Università, enti di formazione professionale e altre scuole,Ministero), pari al 48%,mentre il 12% coinvolge soggetti sociali del mondo associazionistico. Anche gli enti pubblici locali sono presenti, pur non in misura significativa, al 13%. Il 27% di privati, professionisti e imprese, indica un campo di evidente interesse per la connessione istruzione/formazione-comunità,specialmente nel campo delle alternanze scuola-lavoro,stage e testimonianze privilegiate di professionisti esperti. Nessun istituto,comunque,risulta disimpegnato su questo versante.
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Figura 14
Il problema della continuità,ad esempio tra i due ordini di scuola secondaria,rilevato come cruciale per le carriere dei giovani ai fini del successo,richiede attente riflessioni per il futuro. Come si può osservare,la progettazione e le attività didattiche riguardano un lavoro comune solo per il 18% delle iniziative,nessuna attenzione per la valutazione; per la formazione specifica è impegnato il 29% ma nulla per lo scambio tra docenti, ovvero nessun trasferimento diretto di esperienze e di competenze. Il 35% dedicato all'accoglienza apparirebbe, in tale contesto,limitato alla comunicazione/conoscenza della realtà scolastica nella quale si realizza l ingresso, senza pero elementi significativi di unitarietà nel percorso verticale dell'esperienza scolastica. Ultimo dato preoccupante è il 18% che denuncia la mancanza assoluta di attenzione di problema.
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