Analisi e costruzione di modelli innovativi per la programmazione di politiche |
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La scuola vicino casa![]()
Figura 3
La netta prevalenza dell'uso del trasporto pubblico, evidentemente extraurbano (essendo solo la Città di Casarano servita da linee di circolare di superficie), denota, altresì, la prevalenza di aluinni provenienti da altri comuni rispetto a quello della sede scolastica. Significativa è comunque la percentuale di alunni che si servono dell'automobile, poichè considerando che si tratta di adolescenti non abilitati alla guida per età, comporta che si facciano carico dell'accompagnamento i genitori o altri con i quali c'è un rapporto di familiarità/collaborazione, per sopperire ad una qualche carenza oggetiva del trasporto pubblico. L'autostop, pur se incidento in percentuale minima, rappresenta un fattore di rischio, sia per quel che attiene alla puntualità di arrivo sia per la natura stessa della modalità, che comporta mancanza di controllo e di tutela dei minori. I ragazzi che raggiungono la scuola a piedi (il 13%) e quelli che usano la bicicletta o il motorino, rappresentano probabilmente ed in maniera significatica gli alunni residenti nel comune sede della scuola)
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Figura 4
Riguardo alle modalità di trasporto da e per le sedi scolastiche/formative il 58% dei familiari ha dichiarato che gli allievi utiloizzano i mezzi pubblici. Nel 27% dei casi si utilizza invece anche l'automobile, seguito dall'11% a piedi. In misura minima, al 2%, la quota di chi utilizza l'autostop e ancora il 2% per il motorino e la bicicletta. Da rilevare le differenze tra quanto dichiarato dalle famiglie rispetto ai frequentanti: minima quella che riguarda i trasporti pubblici (l'1%), più consistenti per gli altri mezzi di trasporto. Ciò denota, probabilmente, la scarsa attenzione per il "quotidiano" dei figli e comporta una comunicazione/relazione insufficiente su problemi certamente non secondari, se sono connessi alla condizione esistenziale di minori impegnati nella costruzione della loro personalità.
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Figura 5
IL fatto che ben un terzo degli studenti si dichiarino insoddisfatti del mezzo di trasporto indica, con ogni probabilità, sia la qualità dei mezzi sia l'organizzazione del servizio, gestito da società pubbliche quali la STP o dalle FSE o ancora da ditte concessionarie, con autorizzazione regionale. Accade anche che i ritardi alla prima ora di lezione siano imputabili al trasporto.
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Figura 6
La maggioranza assoluta, pari al 72% del campione, si dichiara soddisfatta dei mezzi di trasporto utilizzati. La percentuale degl iinsoddisfatti è più bassa di sei punti rispetto a quella espressa dai giovani. Si evince, in considerazione dell'alto utilizzo dei mezzi pubblici, almeno per le famiglie, nu buon apprezzamento del servizio.
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Figura 7
Non si evidenziano disagi apprezzabili negli orari di partenza dal luogo di residenza, considerando che questi avvengono al massimo un'ora prima dell'inizio delle lezioni. È significativo, però, che la metà degl studenti partano nella fascia oraria mediana, tra le 7:30 e le 8:00, a dimostrazione del fatto che le sedi scolastiche servono residenti di un hinterland piuttosto ampio e consolidato.
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Figura 8
La maggioranza degl alunni/allievi (38%) parte della propria abitazione in un orario compreso tra le 7:30 e le 8:00. Segue la quota di chi parte da casa perima delle 7:30 (33%) e infine il 29% dopo le 8:00 (evidentemente trattasi dei residenti nel comune sede scolastica/formativa). Si ripropongono gli interrogativi esposti nella figura 4: il mancato allineamento delle risposte sull'uscita da casa di figli minorenni impone una riflessione sulle responsabilità di cura e tutela, a meno che non vi sia statauna risposta superficiale/strumentale da parte dei familiari o degli stessi minori.
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Figura 9
Per il rientro a casa i tempi sono contenuti entro un'ora dalla fine delle lezioni per il 50% degli alunni. Va rilevato, però, che il 15% dei ragazzi è costretto a viaggiare oltre le 14:30, a causa della distanza dal luogo di residenza e, evidentemente, della necessità di organizzazione del trasporto. Il 35% degli studenti, infine, non subisce tempi stressanti. Si pone, come già rilevato nel commento di altri grafici precedenti, il problema della difformità, questa volta molto più evidente, di risposta rispetto a quanto dichiarato dalle famiglie.
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Figura 10
L'orario di rientro a casa risulta nella maggioranza assoluta (56%) dei casi avviene in un orario compreso tra le 14:00 e le 14:30. Nel 20% del campione avviene tra le 13:30 e le 14:00. Nel 15% è successiva alle 14:30 e infine nel 9% antecedente le 13:30 (trattasi probabilmente degli alunni residenti nello stesso comune sede scolastica/formativa).
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