Analisi e costruzione di modelli innovativi per la programmazione di politiche |
![]() |
||||||||||
![]() |
|
![]() |
|||||||||
|
Comportamento![]()
Figura 58
L’88% del campione dichiara l’esistenza, nella propria scuola del regolamento. Il 12% risponde negativamente.
![]()
Figura 59
Anche per le famiglie, con dati che sono molto vicini a quelli dei giovani, la conoscenza del regolamento riguarda l’86% degli intervistati.
![]()
Figura 60
È assolutamente rilevante la percentuale di scuole che adotta provvedimenti disciplinari. Si potrebbe de-durne che il rispetto delle regole nella pratica quotidiana abbisogna di freni che invece dovrebbero essere riservati a circostanze eccezionali. La trasgressività, dove assurga a stile comportamentale,pone la questione sulla efficacia dei metodi educativi e su quelli ci contrasto, quando non porti poi a conseguenze pi&ùgrave; gravi. C’è da indagare qualitativamente cosa accada nelle sedi che non adottano provvedimenti disciplinari.
![]()
Figura 61
Nella scuola/centro, vengono adottati provvedimenti disciplinari nella maggioranza assoluta dei casi,ad-dirittura nell’81% del campione. Nel 13% dei casi, i provvedimenti risultano saltuari. È del 5% la percentuale degli istituti/enti n cui non si registrano, sempre secondo le informazioni delle famiglie,provvedimenti disciplinari.
![]()
Figura 62
Per il 37% del campione intervistato i provvedimenti disciplinari pi&ùgrave; frequenti sono le sospensioni; stessa Percentuale per le note. A grande distanza la convocazione dei genitori al 10%, i richiami verbali (7%), il sequestro del cellulare e il voto in condotta negativo (4% per entrambe le voci).Anche nel caso di provvedimenti disciplinari consolidati, come quelli elencati, si richiede l’osservazione del-Le conseguenze degli stessi, se cioè conseguono un risultato, se sono accompagnati da pratiche adeguate di riflessione sulla personalità dei destinatari, se vengono vissuti dagli stessi come adeguati e prevedibili in conseguenza dei comportamenti censurabili, se servono ad instaurare con la famiglie,al di là della notifica,percorsi riparativi/compensativi.
![]()
Figura 63
Per le famiglie i provvedimento disciplinari maggiormente adottata è costituita dalle sospensioni (42%)E dalle note (41%).In misura minimale,le altre tipologie di provvedimento: la convocazione dei genitori (5%), il sequestro del cellulare e i richiami verbali (4%) per entrambe le voci), il voto negativo in condotta e L’annullamento della gita (2% in entrambi i casi).
![]()
Figura 64
Il 49% del campione ha dichiarato che negli ultimi due anni ha ricevuto delle note, il 30% richiami verbali,l’11% sospensioni e il 10% un voto in condotta negativo. Il dato significato è che tutti gli intervistati sono stati destinatari di provvedimenti disciplinari.
![]()
Figura 65
La rivelazione ha registrato, in questo caso, una sostanziale corrispondenza tra il provvedimento disciplina-re e la consapevolezza dello stesso da parte della famiglia, comunque ottenuta.
![]()
Figura 68
Il 60% degli intervistati,accettando come giusta la punizione subita, dimostra consapevolezza della trasgressione. Il restante 40% , valutandola “ ingiusta” pone una serie di interrogativi: se manchi la consapevolezza, se il provvedimento sia stato indirizzato male, se l’attenzione e l’equità di chi ha comminato la punizione siano percepite come adeguate.
![]()
Figura 69
La punizione nei confronti del proprio figlio viene vissuta come “giustificata” da una percentuale altissima,ovvero il 78% del totale delle famiglie con alunni verso cui sono stati adottati provvedimenti disciplinari,limitata al 22% la percentuale di chi ritiene invece infondato tale provvedimento. I dati denotano una buona condivisione di metodi e obbiettivi tra istituzione educativa e famiglia ma riaprono la questione di un approccio dialogico oltre la pratica doverosa del contrasto.
![]()
Figura 70
Nel 43% dei casi la punizione non ha avuto alcuna conseguenza in famiglia, nel 22% richiami, nel 21% ritiro del cellulare o della playstation, nel 7% tensioni con i genitori e in fine il restante 7% non dà alcuna informa-zione in merito ai genitori.
![]()
Figura 71
Il provvedimento disciplinare adottato a scuola o nell’ente causa come conseguenza un ulteriore punizione in famiglia nel 42% dei casi, consistente in provvedimenti restrittivi. Al contrario, il 23% delle famiglie non reagisce con alcuna ulteriore punizione. Nel 21% delle famiglie il provvedimento disciplinare scolastico diventa un’occasione di confronto. Nel 13% scatenano invece tensioni.
![]()
Figura 72
Secondo il 58% del campione gli incontri con il dirigente scolastico avvengono raramente, mentre per il 23% in maniera frequente. Il 19% dichiara di non incontrare mai il dirigente. Le risposte pongono la necessità di una prospettiva diversa, per recuperare la distanza tra il capo d’istituto e gli allievi. Pur tenendo conto delle necessità generali di un istituto superiore dimensionato su numeri relativamente significativi, il ruolo di sintesi e di rappresentazione del ‘clima’ che gli è proprio richiede una diversa attenzione ai giovani, i quali dovrebbero sperimentare la vicinanza dell’autorità scolastica nel quotidiano, con opportune razionali strategie.
![]()
Figura 73
Anche nell’informazione delle famiglie, il Dirigente Scolastico/Direttore del Centro incontra gli studenti/allievi, sebbene in maniera saltuaria, nel 58% del campione intervistato. È del 23% invece la percentuale relativa agli incontri frequenti. Infine, ritorna al 19% la quota di evidenziazione di mancanza di incontri tra dirigente scolastico e alunni.
|
![]() |
|||||||||
![]() |
|||||||||||
![]() |
|||||||||||
Associazione Scuole e Lavoro - via IV Novembre 3/5 73042 Casarano (LE) Tel/Fax 0833.512690 |
credits:![]() |
![]() |